Prima venne la legge 124 del 2007 (in sostituizione di quella precedente, del '77) per, tra le altre cose, accentrare tutti i poteri nelle mani del premier escludendo ministri di difesa e interni.
Pensata da menti fini tra cui non sfigura quella del figlio del 'picconatore' fu molto utile perché approvata giusto in tempo per incidere sugli esiti processuali del sequestro di Abu Omar e mettere il segreto su un po' di atti relativi a quelle e altre indagini.
Ma certamente, come fanno intendere quelli dei servizi, è una legge migliore perché assegna al DIS, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, "compiti specifici e più incisivi" della legge precedente. Dunque mettere tutto nelle mani di uno solo mi pare un prezzo giusto da pagare per una tale "efficienza".
Si, come no.
Poi, il pur già dimissionario Prodi, con un suo decreto, dal poco rassicurante titolo "Criteri per l'individuazione delle notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attività, delle cose e dei luoghi suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato", definì gli "interessi supremi da difendere con il segreto di Stato": "l'integrità della Repubblica, anche in relazione ad accordi internazionali; la difesa delle Istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento; l'indipendenza dello Stato rispetto agli altri Stati e le relazioni con essi; la preparazione e la difesa militare dello Stato", peccato però che contro il secondo di questi "interessi", il più importante credo, un diverso tipo di attentato, ben più subdolo e strisciante ma anche più efficace, fosse già operativo..
E dunque non si capisce cosa facciano per difendere le istituzioni repubblicane visto che i servizi prendono ordini da chi le minaccia.
Un anno dopo il decreto un'innovativa risposta la dette la 'scandalosa' sentenza della Corte Costituzionale che legittimò l'abuso discrezionale del segreto compiuto dai governi Prodi e Berlusconi: i servizi segreti fanno i sequestri di persona e va bene così.
Un bel passo avanti dal '94, quando ci si limitava a far sparire l' "arsenale della Maddalena": 400 missili, 16.000 razzi, 30.000 mitragliatori, milioni di proiettili e chissà che altro.
Infine è arrivata la legge 133/2012 approvata all'unanimità dal Parlamento su proposta del COPASIR, durante la presidenza D'Alema (prima di lui si sono alternati Scajola e Rutelli, ora c'è Stucchi, nomi di un certo peso insomma..), che fa poco o nulla oltre a fintamente rafforzare il COPASIR stesso, ad esempio assegnandogli il diritto di parere (non si capisce quanto vincolante) e di chiedere il permesso al premier per indagini interne.
Insomma, visto il ruolo che i servizi segreti hanno assunto nella storia repubblicana e anche di recente, come fanno ancora a dire "Sicurezza è libertà", con quale faccia???
Di che sicurezza e soprattutto di che libertà vanno cianciando?
Di che sicurezza e soprattutto di che libertà vanno cianciando?