EPP, S&D and ALDE will form a stable majority in the EP for the next European Commission. That means the agreement of 24 June between the EPP and S&D groups, relating to ongoing discussions, will be extended to the ALDE Group, ensuring a broader base for building a stable majority for the next European Commission.
The EPP, S&D and ALDE groups in the European Parliament agree to work to create a stable, pro-European majority in the House to defend the values and principles of European integration whilst striving, jointly, for reforms that will strengthen and improve the workings and transparency of the institutions and their effectiveness in delivering economic growth and meeting the EU's future challenges.
Saran felici gli elettori, quasi tutti (dagli 'tsiprioti' ai 'forzaitalioti') promossi a "voti utili".
A loro insaputa, ovviamente.
L'impressione immediata, non solo mia, è che sempre più le elezioni si configurino come circonvenzione d'incapace, in cui gli elettori vengono presi per scemi e i militanti anche peggio.
Il parallelo è alimentato anche dal tono e dalle parole usate in cui è facile cogliere lo stesso richiamo renziano ai "valori" (quelli di francoforte immagino), alla stabilità (auspicata o meglio invocata, come un totem), a integrazione, efficienza, trasparenza, governabilità, crescita, sfide future, frizzi, lazzi e cotillons!
O forse siamo noi brutti gufi e sciacalli che non crediamo al mistero glorioso di bruxelles: i tre candidati presidente di alde, ppe e pse - che i rispettivi elettori credevano distinti - si faranno finalmente uno (ma con tre poltrone, inevitabilmente)!
Il tutto grazie a queste sempre meno sorprendenti e sempre più estese larghe intese che manifestano finalmente in tutta evidenza la loro matrice squisitamente conservatrice, di pompieri dello status quo: ormai è evidente a tutti che i governi di larghe intese, così diffusi in tutto il continente, non sono frutto di dinamiche nazionali ma sono spinti dal livello sovranazionale che quelle dinamiche può orientare mediante leve economiche e monetarie.
Aggiornamento del 27/6: è ormai imminente - nonostante i mal di pancia inglesi - la nomina di juncker, vedremo quale maggioranza lo sosterrà, mentre impazza il totonomine e il lavorio di renzi sul doppio binario d'alema-mogherini. Pensate un po'!