Ancora una volta le istituzioni di questo paese calpestano i diritti dei cittadini, ma quello che sta avendo luogo ora, mentre scrivo, è un assurdo bubbone, un inguardabile frankenstein giuridico che non ha precedenti e non perché sarà la prima volta che l'inquilino del colle più alto viene ascoltato come testimone in un processo per mafia, quella è 'solo' una vergogna epocale.
Ma in questi tempi ne abbiamo collezionate tante.
Ben più bruciante e vergognoso è che ciò possa avvenire nel più sordo doppio disprezzo sia dei diritti delle difese e delle parti civili ad esercitare il loro ruolo nel processo che li vede coinvolti, sia dei diritti dei cittadini di questo paese che vedono improvvisamente cancellato il loro fondamentale diritto
- ad essere informati di ciò che avviene in un processo pubblico;
- a venire a conoscenza di cosa accadde in un momento nodale per la Storia del proprio paese, attraverso una testimonianza diretta di chi al tempo rivestiva uno degli incarichi pubblici più alti del nostro ordinamento e che ora siede ancora più in alto (!);
- a valutare, anche sulla base di quel che sta avvenendo nel procedimento e di come questa testimonianza vi si inserisce, la condotta di chi quelle istituzioni incarna.
Tre violazioni sfacciate del senso stesso dell'ordinamento democratico, promosse e attuate, ancora una volta, dalla più alta istituzione di questa Repubblica, super partes per eccellenza!
Quella che la Costituzione italiana pone a garanzia dei diritti di tutti e a salvaguardia della Carta stessa, dunque della stessa integrità dello Stato che invece da tempo, in un assordante silenzio si sta adoperando per smantellare, pezzo per pezzo, esercitando pressioni che definire illecite e illegittime è riduttivo!
Bruciante è pure che questa invadenza non sia evidenziata, ostacolata, censurata da chi potrebbe e dovrebbe farlo, il potere esecutivo, che spesso invece ne è beneficiario e coprotagonista, il potere giudiziario e quello legislativo che ne sono vittime, ma talvolta anche complici!
Imbarazzante e vergognosa è poi la condotta della gran parte della stampa, specialmente quella più 'autorevole', ormai un cagnolino da compagnia del potere!
Nella prima pagina del corriere di oggi infatti della notizia della testimonianza non v'è alcuna traccia e ieri, dalle pagine del 'maggiore quotidiano italiano', è stata timidamente avanzata la richiesta della presenza di reporter ma a protezione di «prestigio e autorevolezza del supremo organo costituzionale»!!
E se a qualcuno può sembrare azzardato paragonare questa testimonianza a quella del presidente usa nel caso Clinton-Lewinsky, correttamente oggi Travaglio ricorda che il video di quell'interrogatorio all'uomo più potente del mondo fece il giro del mondo «e qualche miliardo di persone poté farsi un'idea della sincerità del presidente usa da ogni smorfia e piega del suo volto».
È probabilmente questa la cosa che più infastidisce e spaventa 're giorgio'.
È dell'altro ieri l'uscita del ministro boschi - a proposito di istituzioni che distruggono la Carta e smantellano lo Stato - su Fanfani, mentre questa vicenda a me fa pensare a un quasi omonimo, Forlani - un altro politico che messo accanto a quelli attuali pare un gigante - e a un'immagine che resterà indelebile nella mia memoria di ragazzo ma risulta introvabile.