giovedì 21 maggio 2015

"In Italia su un barcone": sbatti laqualunque in prima pagina

Così titola l'informazione unica riferendosi al ragazzo di 22 anni che avrebbe fornito 'aiuto logistico' per la strage del Bardo a Tunisi avvenuta a marzo.
La notizia è che il presunto 'aiuto attentatore' sarebbe riuscito a penetrare la fortezza europa arrivando in Italia con un barcone!

Da sky, fresco spacciatore di 'notizie' dai maxischermi di roma termini - che però l'altra sera era al tiggi per altre ragioni - ai titoloni delle homepage dei giornali, tutti finalmente concordi nella necessità di regolare questo flusso di migranti intollerabile!

È n'attimo e a me torna in mente il Nigergate'E che d'è?' sbotterà l'uomo della strada, questo è!

Ricapitolo velocemente: nel 2003 Saddam dava fastidio come al solito, ma quella vecchia volpe di bush aveva bisogno di dare un segno: la menava già da un po' a quel mega ente inutile che è l'onu e in tutto il mondo, affermando che l'Irak era in possesso di armi di distruzione di massa e pronto ad usarle.
In questo era ovviamente spalleggiato dai soliti lacchè british, ma un contributo fondamentale alla soluzione del fastidio l'abbiamo dato noi.

Si, noi, più precisamente il governo italiano: è stato il sismi - la cui catena di comando arriva direttamente al governo - a creare il casus belli infatti, come ha scritto qui quasi 10 anni fa il compianto Giuseppe D'Avanzo con la precisione e l'acume che sempre l'hanno contraddistinto, "la farina di questo sacco è romana" e il falso dossier che ne venuto fuori è valso una guerra.

Dopo aver fatto il giro di parecchie scrivanie di servizi segreti occidentali (i primi a bollarlo come patacca furono i francesi già intorno al 2000, ma non misero dei manifesti in giro, ovviamente) visto che era una bufala troppo gustosa per lasciarsela scappare, fu limata meglio, pompata a dovere e infine usata durante il suo 'discorso sullo stato dell'unione' del gennaio 2003, sempre dal volpone bush, per sbilanciare l'opinione pubblica mondiale e arrivare, solo due mesi dopo, alla seconda guerra del Golfo.


Tornando all'oggi: qua si aveva un disperato bisogno di spingere un'opinione pubblica che mai come ora cammina sul filo: da una parte sbalestrata da un'impressionante sequela di supposte 'riforme' (qui un molto generoso resoconto di Valigia blu che abbona i ritardi e soprattutto non parla di merito e necessità di tali stravolgimenti, qui un veloce commento sul merito), tanto che comincia ad avvertire le prime serie difficoltà a sedersi e dall'altra parte zombiezzata da una potenza di fuoco disinformativo mai vista prima, riunita perché assolva insieme alla funzione di ciambella, di anestetico e di sciroppo per la tosse (quest'ultimo importantissimo per far considerare più la pagliuzza del travone).

Siccome la propaganda basata sul razzismo - che non striscia più da un pezzo e che non è uno ma almeno trino, visto che è cavalcato a fasi alterne (o addirittura sovrapposte) dai tre maggiori leader - non bastava neanche nella versione 'avvantaggiata', cioè con l'aggiunta degli spauracchi spot tipo l'ebola (che a volte ritorna, a proposito di zombie, occhio eh) o da quello 'più a lungo respiro' del terrorismo islamico (paura che vince non si cambia!! ;) ), insomma, siccome tutto ciò non bastava a distrarre dal merito e dalle conseguenze di quelle quattro o cinque supposte che liquefanno i nostri diritti e le ultime garanzie rimasteci (per poi spaccarle alla prima gelata), si avvertiva proprio il bisogno della pistola fumante.

Ed eccola qui, il signore è servito, per ora!



Non mi stupirebbe però leggere tra un po' di tempo che le accuse di oggi si sono sciolte come neve al sole. 


Update: neanche il tempo di finire il pezzo (iniziato ieri sera) e..: