lunedì 17 novembre 2014

Del fare presto quassicosa perché siamo in emergenza

In questo paese le abbiamo ormai viste tutte, semplicemente dovremmo non dimenticarle.

Non le abbiamo però ancora sentite tutte, ad esempio non ricordo un sottosegretario affermare un'idiozia come “uno Stato serio deve essere al fianco di coloro che ripristinano la sicurezza che non devono avere il timore di essere inquisiti o di non avere risorse”!

Ad un tempo, rassicurando 'loro' dal rischio di essere inquisiti,

  • si esalta la decretazione d'urgenza come normale atto di governo anche a livello locale dando per scontato che la sicurezza possa ripristinarsi con un tratto di penna di qualche mitico e illuminato amministratore,
  • si sostiene un generico (e si direbbe anche scemo se non fosse criminogeno) "meglio presto che bene" che, a proposito di soluzioni affrettate e affrettatamente dimenticate, basterebbe ricordarsi di come sta andando ora il 'miracolo aquilano' per capire quanto ciò vada CONTRO la "sicurezza delle persone",
  • si tenta un condizionamento neanche troppo velato sulla magistratura cui per legge tocca il controllo di legalità e cioè di porre un qualche rimedio, inevitabilmente ex-post, alle politiche sbagliate - anche per troppa fretta - o almeno di individuare delle responsabilità,
  • ma soprattutto, con la perla "Le leggi esistono ma prima viene l'incolumità delle persone" si prova a mettere un abisso tra uno stato visto ormai come macchinario puramente burocratico che gira perlopiù a vuoto e la più fondamentale delle funzioni pubbliche: la difesa e garanzia della sicurezza del cittadino!


Ma perché, queste leggi brutte e cattive chi le fa?

Si propugna una tale visione, spesso giustificata da lentezza e inefficienza cui la leva renziana non è certo estranea - basta dare un'occhiata alla quantità di decreti attuativi che ancora stanno in attesa - più o meno dai primi tempi del celodurismo legaiolo, per contestare chi sta al governo - nell'attesa, come abbiamo poi sperimentato, di prenderne il posto e far di peggio - ma che affermazioni simili vengano da un sottosegretario, poi da uno tanto vicino alla grazia del nuovo unto, è quantomeno ridicolo!

Tutto ciò dando per scontato che non si usi l'emergenza (perenne) per favorire gli amici, come successo praticamente ogni volta!